Leo, un cane della legge
Dalle nostre parti si sente usare questa espressione per definire persone che si distinguono per risolutezza, caparbietà, tempra e resilienza. Insomma soggetti che non sono disposti a mollare mai, a piegarsi, a farsi sovrastare dagli eventi.
Ebbene, questa espressione vale anche per gli animali e Leo è dunque quello che si definisce un cane della legge…
Indomito, scappa al di là del cancello di casa ogni volta che può, salvo tornare con qualche medaglia di guerra; guerre non dichiarate, accidentali, come si conviene ad un cane di buona famiglia. Ma non è stato così l’ultima volta…
Leo esce nella notte per un’innocente scorribanda e non si sa come – forse investito – si ritrova con una una zampa rotta. Non gli resta che trascinarsi in un fosso a lato della strada e aspettare, fiducioso, un intervento (umano o divino?)… Ma il mese di agosto si sa, non è clemente.
Passano le ore e il caldo nel fosso diventa insopportabile sino a conclamare il colpo di calore. Ma proprio quando Leo inizia a perdere i sensi – ma non l’egida di “cane della legge” – arriva il salvataggio. La sua umana lo trova e lo porta da noi che ci dobbiamo gestire, nel vero senso della parola, una patata bollente …Vorremmo operare la zampa, ma non è possibile. Prima bisogna curare dal colpo di calore, sempre che non sia troppo tardi.
Ci vuole un giorno a stabilizzarlo, ma Leo non si scompone e ci guarda come chi sa. Sa che scapperà ancora da quel cancello…nonostante tutto.
E anche quando arriva il momento dell’operazione tutti siamo consapevoli non essere cosa semplice…si tratta di una brutta frattura, tanta anestesia con i rischi che comporta. Ma Leo non curante di tutto ciò si sveglia e già pianifica la prossima uscita…Se non fosse che qualcosa a livello neurologico non quadra. Il nostro boss non riesce ad urinare…Cosa altro deve succedere? Beh che ci sia la cura, forse, ma occorra sperimentare un farmaco di difficile reperibilità. Ed è evidente che Leo non possa aspettare giorni…giorni di agosto per altro!
Un giro di telefonate tra colleghi e farmacie specializzate e il farmaco arriva. È sabato sera. Proviamo.
Ebbene il giorno dopo la padrona viene a prendere Leo, ancora con i ferri nella gamba, mentre incurante, setaccia ogni angolo del nostro parcheggio con un solo obiettivo: il cancello.
E devo dire, i cani della legge sono difficili da rincorrere anche quando hanno solo 3 gambe disponibili!
Ora sarà il tempo a dirci come riprenderà la propria vita Leo, ma non di certo qual è la sua tempra. Quella lui l’ha gridata a colpi di bau sin dalla prima difficoltà, incarnando quell’espressione così cara ai nostri vecchi: Leo, cane della legge, esempio soprattutto per tutti quelli che (cani e non) preferiscono vivere dietro il cancello, rigorosamente chiuso.