Cura del cucciolo: tutte le vostre domande
Quando prendiamo con noi un cucciolo, di solito, lo portiamo dal veterinario per verificare che stia bene e per avere indicazioni corrette sul suo “uso e manutenzione’. Chiaramente si tratta di una battuta, che spesso faccio anche parlando degli umani. In realtà è necessario capire come garantire salute e benessere, sia al vostro pet che a chi si appresta a vivere con lui.
Le domande che le persone portano con sé quando arrivano nel nostro ambulatorio veterinario riguardano principalmente:
– igiene e salute generale del cucciolo
– vaccinazioni
– alimentazione
– registrazione all’anagrafe, almeno nel caso dei cani.
Nel corso della prima visita, in generale, non si pratica la vaccinazione: la priorità e verificare che il cucciolo sia in buona salute. Per questo motivo vi chiediamo di portare in ambulatorio, insieme al ‘paziente’, un campione di feci, che ci permetterà di verificare, attraverso delle analisi, la presenza o meno di parassiti interni.
Contestualmente parliamo di come difendere i nostri cuccioli dai parassiti esterni.
Cura del cucciolo puntata I: parassiti interni e parassiti esterni
Classico esempio di conversazione durante la prima visita: “ Benissimo, vediamo se ha i vermi. Mi ha portato la cacca?”
“Sì, l’ho portata ma le dico subito che i vermi non li ha perché ho già guardato io e non li ho visti.”
Errore: non tutti i parassiti sono solo intestinali e non tutti i parassiti intestinali sono ‘vermi’. Detto questo, della grande famiglia dei parassiti interni, ad occhio nudo, se ne possono vedere solo di due tipi, e neanche sempre: la tenia e, qualche volta gli ascaridi. La tenia perché periodicamente immette nelle feci pezzettini biancastri riconoscibilissimi. Nel caso degli ascaridi si tratta invece di eccezioni, perché durante la maturazione, se il cucciolo è fortemente infestato, possono essere vomitati.
Tutti i parassiti, in quanto esseri viventi, hanno due scopi principali nella vita: vivere e diffondere la propria discendenza nel mondo. Quasi tutti i parassiti intestinali risolvono la seconda questione emettendo uova nelle feci dell’ospite, ma queste uova sono visibili solo usando un microscopio. Per questo motivo è importante fare periodicamente un esame feci.
“Il suo cucciolo ha i parassiti intestinali.”
“E adesso? Mio figlio ce l’ha sempre in braccio! Li avrà presi anche lui?”
“Non credo, ma occorre avere qualche precauzione: innanzi tutto procediamo ad adeguata sverminazione. Poi gli dica magari di non baciarlo e di lavarsi spesso le mani. Rifaremo un esame feci tra qualche giorno per verificare che il problema sia risolto in modo che possa maneggiare il suo amichetto con più tranquillità”.
Per fare piazza pulita dei parassiti può essere necessario ripetere il trattamento e in ogni caso occorre tenere presente che i parassiti eliminati durante un certo periodo, possono essere nuovamente presi dal nostro pet… Per questo motivo l’esame feci rientra in quelle pratiche che occorre ripetere ciclicamente secondo quanto previsto da una sana e ordinaria ‘manutenzione’.
Parliamo ora di parassiti esterni: pulci, pidocchi (rarissimi e differenti da quelli che riguardano le persone) e zecche.
Raramente ho visto cuccioli infestati da zecche, di solito si tratta animali provenienti da situazioni disagiate. Capita invece, che anche cuccioli provenienti da allevamenti o da famiglie premurose, abbiano le pulci. Cosa fare?
Per verificare la presenza di pulci non ci sono grossi problemi. Quasi sempre è il proprietario ad accorgersene perché sono visibili ad occhio nudo.
In ogni caso, durante la prima visita, viene passato sul pelo del cucciolo un pettinino a denti ravvicinati, che consiglio di acquistare a tutti i proprietari, per un uso domestico. In questo modo è possibile verificare la presenza di pulci o uova, che si presentano al nostro occhio come piccoli granellini ruvidi e scuri.
“Oh, abbiamo le pulcette.”
“Oddiio , adesso mi riempio la casa di pulci!”
No, calma. Esistono un commercio numerosi prodotti che forniscono una rapida ed efficace disinfestazione; alcuni sono sotto forma di spot on, cioè fialette da distribuire sul pelo, altri sono da somministrare per via orale. Nel caso di cuccioli con pulci è assolutamente sconsigliato il ‘fai da te’.
Perché?
- Perché gli animali giovani sono particolarmente sensibili agli anti parassitari e una somministrazione sbagliata può avere anche serie conseguenze.
- Perché molti anti parassitari adatti ai cani sono tossici per i gatti, ma non tutti lo sanno.
Ultima cosa, parlando di anti parassitari spot on, una lamentela frequente è che non funzionano. È vero che ogni tanto occorre cambiare tipo di pipette perché si verifica una sorta di assuefazione al farmaco, ma più spesso l’efficacia è compromessa da un errore di applicazione. Tutte le pipette vanno applicate su pelo ‘sporco’ altrimenti non funzionano. L’errore più comune sta nel ragionamento: “Faccio il bagno al cane e poi gli metto l’anti pulce”. Questo che sembra un atto di buon senso, in realtà diventa inficiante, perché il contenuto della pipetta, che è oleoso, per diffondersi ha bisogno che il pelo abbia integra la propria cuticola di grasso. Caso mai potrete lavare il vostro cucciolo dopo qualche giorno, azione che non interferirà più sull’effetto della pipetta.
Il seguito del “manuale di uso e manutenzione pet” alla prossima puntata.